venerdì 1 giugno 2012

Bravi figli e bravi genitori






Dietro ogni atleta c'è una grande mamma. Così la Procter&Gamble, in occasione delle Olimpiadi, celebra "il lavoro più duro ma anche il più bello del mondo'' con uno spot d'autore che racconta gioie e fatiche di quattro madri, dai quattro angoli del globo, che giorno dopo giorno  accompagnano i figli dai primi passi nello sport ai trionfi olimpici.

Essere una brava mamma e un bravo papà è un compito difficile, perché adulti e bambini sono diversi, e la crescita dei figli richiede un continuo cambiamento da parte dei genitori, alla ricerca di nuovi modi di rapportarsi con loro. Nella società di oggi tutto questo appare più difficile a causa dei cambiamenti che sono avvenuti nella struttura familiare, che non permettono più di attingere ai modelli del passato.

"La maggior parte dei genitori vorrebbe sempre dire sì ai figli – afferma Jesper Juul, terapeuta familiare e autore di diversi libri per genitori - Vogliamo dare loro tutto ciò che è in nostro potere e saremmo pronti a sacrificare la nostra vita per la loro felicità”. Ma i ragazzi cresciuti senza regole possono solo sembrare felici, soprattutto agli occhi dei loro coetanei: può considerarsi fortunato il bambino che va a dormire quando vuole, che mangia solo quello che gli piace, che guarda la tv o gioca con i videogiochi tutto il giorno?
Ad un osservatore distratto potrà sembrare che questo bambino sia effettivamente più contento rispetto a quello che va a dormire alle nove di sera, mangia verdure invece delle merendine, vede la tv solo ad orari prestabiliti… ma non è così, perché i figli non sono in grado di autoregolarsi e di capire cosa è meglio per loro: hanno bisogno che l’adulto metta dei paletti e delinei dei confini precisi.

genitori che vogliono risparmiare ai figli qualsiasi delusione non sono di solito motivati dall'amore ma dal sentimentalismo o dal desiderio di essere considerati un buon padre o una buona madre. Amare vuol dire offrire al figlio ciò di cui ha realmente bisogno per condurre una vita serena. Ecco perché un “no” è spesso la risposta più amorevole che un figlio possa ricevere, benché richieda ai genitori un grosso sacrificio.
L’educazione più efficace si dà con l’esempio che è la principale forma di comunicazione con i propri figli, il che significa che ogni piccola abitudine quotidiana rappresenta per i figli un comportamento da imitare… perché dietro ad un bravo figlio c’è sempre un bravo genitore!

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