venerdì 11 gennaio 2013

Futuro semplice: il mondo di Rosa Giuffré





(le foto che trovate sotto rappresentano l'arte poetico-pittorica di Ivan Poeta di Strada - grazie!)

Tra gli aspetti piacevoli del web c’è la facilità di incontrare persone che difficilmente altrimenti incroceresti, perdendo l’occasione di arricchirti grazie alle loro qualità Rosa Giuffré è una di queste persone speciali che la rete mi ha permesso di incontrare.

La passione che la contraddistingue è pari alla sua onestà intellettuale e alla capacità di metterci la faccia per quei valori che è bene non negoziare. Si definisce Communication Manager, Blogger, con la passione per i Social e l'organizzazione di eventi”.  La sua formazione avviene soprattutto nel mondo dell’arte e della grafica, che in un certo senso è la versione business della creazione pittorica. La sua attività imprenditoriale in questo settore è stata spenta da un allagamento che ha sommerso i suoi sogni insieme ai suoi macchinari. Indomita si è riscoperta marketer e dopo aver lavorato in Avon Cosmetics con la mansione di Art Director ha svolto attività per alcune aziende che operano nel campo industriale B2B come Responsabile Comunicazione.

È grazie a questi ultimi anni che ho capito quale fosse la mia reale passione: gestire, organizzare e pianificare la comunicazione aziendale e gli eventi ad essa annessi. Sono una inquieta, mi piace essere sempre impegnata mentalmente. È così che nel 2011 è nata la mia passione per i social media: da una parte una necessità di aggiornamento, dall'altra un richiamo a scrivere e condividere che mi ha spinto ad aprire il mio blog che ho chiamato futurosemplice. In soli sei mesi questo spazio mi ha regalato talmente tante soddisfazioni che non riuscirei ad elencarle: nuovi amici, nuove opportunità professionali, collaborazioni con altri blogger, accrescimento personale e umano. futurosemplice (che spero diventerà presto la mia principale occupazione) sta diventando insomma un progetto sempre più concreto che si sta sviluppando su più fronti: 

1) La mia presenza on-line come blogger, il supporto ad eventi ai quali sono invitata (live-blogging) e lo sviluppo di collaborazioni. Ad esempio collaboro con il blog Artera 
2) promozione e educazione all'utilizzo dei social media (non solo per aziende) con eventi e momenti formativi/ludici organizzati ad hoc”.

Già da queste prime righe si comprende il valore di una esplosiva Rosa che fatica a contenere la sua voglia di comunicare.
Pubblicheremo in due puntate la sua intervista che merita l’attenzione per capire di più non tanto o solo di una persona, ma di un mondo che Rosa e i suoi blog vogliono trasmetterci: quello del bello che è costuito sul vero.

Perché “futuro semplice”? Non è un nome impegnativo per un blog?

Ciao Paolo, prima di tutto grazie... è la mia prima intervista e sono un po' emozionata... spero che riuscirò a raccontare qualcosa in più di me... :-) 

Futurosemplice riunisce la mia vita e le mie passioni. Quando ho pensato al nome per il mio blog ho cercato qualcosa che riassumesse tutto questo in modo chiaro. Il 2012 per me è stato un anno veramente intenso, difficile, avevo bisogno di uno sfogo, uno spazio in cui lasciare fluire liberamente le mie idee. In un momento storico veramente pesante, nel quale spesso oltre alle difficoltà che ognuno di noi vive quotidianamente, molti sembrano godere nel farci vivere con ansia la nostra giornata (quasi non ci fosse più concesso di  sperare in un futuro migliore) mi è sembrato naturale chiamare questo mio piccolo e prezioso spazio “futurosemplice: easy future for complicated people”. Il futuro sarà semplice, è la gente che spesso è troppo complicata, presa dalla frenesia, senza più essere in grado di riconoscere ciò che realmente serve alla nostra vita. Futurosemplice è quindi prima di tutto una filosofia e uno stile di vita che pone attenzione alle relazioni, alla persona che viene prima di essere un “semplice” account. È un saluto, un augurio, un modo per interagire con altre persone. Ma non solo. La mia passione è da sempre la comunicazione, soprattutto mi piace analizzarne le dinamiche, e sentivo crescere l'interesse per i social media. Notavo però che spesso il linguaggio e lo stile utilizzato fosse solo ed esclusivamente rivolto agli addetti ai lavori, così ho fatto un bel frullato mi sono chiesta “perché una persona dovrebbe voler leggere proprio quello che scrivo io?”. Fin dal primo post, ho cercato quindi di usare un linguaggio semplice: parlo di comunicazione e social network, ma cerco di filtrare il tutto secondo il mio punto di vista rivolgendomi anche a chi non usa quotidianamente i social media per lavoro.
 Quindi che dire? No, il nome non è impegnativo, sicuramente quello che il nome nasconde forse.... Ma non c'è soddisfazione senza almeno un po' di impegno... io ci credo, e dai feedback che ricevo pare che tutto questo traspare. Ne sono veramente felice. Vorrei che chi sbarca su futurosemplice lo percepisca diverso, fresco e semplice (ma non banale!), io ci sto provando e ho in mente tante altre idee (anche più concrete) che spero di poter sviluppare in questo 2013 appena iniziato!


Il mondo social oggi in Italia è spesso considerato un area da ragazzini in cerca di svago: in realtà è uno strumento potete sia per le aziende sia per la cultura sia per ambiti sociali: ce ne puoi parlare?
Credo che le difficoltà risiedano nel fatto che l'approccio massificato degli utenti italiani sia avvenuto tramite FaceBook e con un utilizzo prettamente ludico. Inoltre, a mio parere, esiste veramente una grande necessità di educare\alfabetizzare ai social media a tutti i livelli. Io stessa quotidianamente mi ritrovo a spiegare in modi più o meno creativi cosa sia twitter o Pinterest... ripeto, non “come poter sviluppare una strategia di comunicazione”... siamo ancora all'ABC! Ovvio che se non si conosce lo strumento non c'è possibilità di sviluppare nulla. Ciò che bisogna far capire è che chiunque, non solo un manager, ma chi è parte di un sistema come dipendente o collaboratore potrebbe portare innovazione. Esistono parecchi esempi che testimoniano come i social possano realmente essere uno strumento per riscattarsi dalla crisi, strumento valido ad esempio per supportare l'internazionalizzazione delle imprese, piattaforma per condividere contenuti, per far conoscere il nostro business a persone e utenti che in altri modi non potremmo raggiungere. Una grande responsabilità nelle aziende italiane purtroppo l'hanno i manager che spesso rifiutano questo approccio comunicativo perchè nuovo, flessibile e quindi “mette timore”. Futurosemplice sta lavorando in questa direzione e a breve ci saranno delle belle novità ;-)


Qual è il social network che preferisci e perché
mmmhhh difficile per me... se proprio dovessi scegliere direi Twitter perchè sinteticamente potente... grazie a questo social ho potuto far conoscere il blog e viceversa ho conosciuto tantissime persone! E’   fonte inesauribile di informazioni e contenuti. Altro mio grande amore è Pinterest che studio quotidianamente perchè anch'esso con potenzialità ancora da scoprire: un'immagine porta con sé una storia. Se ben strutturato il pin (ovvero l'immagine inserita in Pinterest) può avere veramente grandi potenzialità.


Il tuo tweet di commento al primo tweet del Santo Padre è andato in diretta al TG1: è un segnale? di che cosa?

Per me è stata veramente un grande regalo! Bellissimo ricevere tweet e messaggi di persone che ti seguono e che ti hanno riconosciuta in soli 5 secondi! Così come ho scritto nel tweet, credo sia stato un giorno storico per i social media, in qualunque modo la pensiamo. I motivi sono vari: la scelta di comunicare con i social, Volenti o nolenti, credenti o no, l’interesse e la curiosità suscitata hanno attirato attenzione sul nostro mondo social istituzionalizzandolo un po’ di più. La scelta del come farlo, 140 caratteri sono molti e sono potenzialmente potenti se pensiamo ai recenti fatti in Siria e di come una delle prime preoccupazioni del regime sia stata quella di zittire la rete. La scelta di cosa comunicare: da un Papa ci si aspetta concretezza e non superficialità, ecco nuovamente che passa il messaggio “sui social si può anche essere seri”. La scelta del perchè farlo: alcuni hanno chiesto perchè? E io ho risposto perchè no? Non dimentichiamo che così il Papa diventa democraticamente un utente quanto noi e si pone sul nostro stesso piano accettando di ricevere (proprio per il mezzo scelto) direttamente anche messaggi che non approvano il suo operato. Comunque sia la Chiesa cattolica ha voluto dare un segnale concreto e vedo comunque un intento di volersi avvicinare maggiormente alla massa. Devo dire sinceramente che così come per qualsiasi altro argomento e in generale nelle situazioni che vivo, non approvo e non condivido atteggiamenti aggressivi e volgari: non mi è piaciuto quindi l'approccio di molti. Insulti e aggressività sono contrari alla vera essenza dei social che invece dovrebbero essere un luogo di confronto e io ci credo molto. Si può essere contrari ad un pensiero, manifestando apertamente il proprio disappunto, ma sempre con finalità costruttive e se ben ci riflettiamo i social ci regalano una grande democratica possibilità, quella di NON seguire chi non ci interessa. Una critica a questa entrata della Chiesa su twitter? Non trovo corretto l'uso di twitter stile VIP, per la serie “ho milioni di followers, ma io non seguo nessuno”. Non è corretto e spero che questo approccio cambi. Auguro alla Chiesa (disguidi tecnici a parte) che riesca nel proprio intento di “evangelizzazione 2.0”.

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