lunedì 15 dicembre 2014

Il dilemma dei compiti a casa

Partendo da un articolo pubblicato dal Corriere della Sera qualche giorno fa a firma Gianna Fregonara, abbiamo chiesto a due docenti delle nostre scuole, Marcello Bramati (liceo Argonne) e Laura Stagni (primaria Monforte) cosa ne pensano dei compiti a casa da assegnare agli studenti.

Questo l'articolo del Corriere.
Forse non tutti i genitori se ne sono accorti o ne hanno consapevolezza, specie dopo le otto di sera quando sono chini sui libri di testo dei figli, ma in dieci anni i compiti sono diminuiti. In media in Italia ogni settimana i quindicenni studiavano a casa 10 ore e mezza alla settimana, due ore e sei minuti al giorno, sabato e domenica esclusi. Oggi le ore dedicate ai compiti sono nove, in media. Il triplo di quelle dei ragazzi finlandesi, che vantano un sistema scolastico di prim’ordine, e dei coreani che per i compiti non usano più di tre ore alla settimana. Nove ore sono comunque troppe, si legge nella relazione che accompagna i dati elaborati dall’Ocse-Pisa 2012 e presentati ieri dall’organismo di Parigi che ha analizzato i dati di oltre cinquecentomila studenti in tutto il mondo.


Troppe, perché «i dati raccolti in questi anni evidenziano che dopo quattro ore di compiti alla settimana, il tempo ulteriore investito nello studio ha un impatto trascurabile sui risultati scolastici». Insomma, a sentire gli esperti, dati alla mano, i compiti andrebbero dimezzati. Eppure sfogliando il rapporto si scopre che in Italia, a conforto di studenti e genitori, i ragazzi che fanno più compiti a casa vanno meglio a scuola: hanno risultati superiori di 15 punti nella scala Ocse.

Cioè i compiti alla fine servono. Non a sanare i buchi e le mancanze del sistema scolastico - il nostro nonostante sia migliorato negli anni non è certo tra i più efficienti - né a sostituire un insegnante poco preparato o una scuola mal organizzata. Spiega Francesca Borgonovi, analista dell’Ocse-Pisa e consulente del Miur: «I dati di questa rilevazione dimostrano che la qualità dell’offerta formativa, l’organizzazione del sistema scolastico e la preparazione degli insegnanti sono molto più importanti della quantità di compiti che vengono assegnati a casa nel determinare la preparazione accademica dei ragazzi». Insomma, tanti compiti non fanno un buon sistema scolastico.
Ma l’abitudine di affidare ai compiti una parte della formazione dei ragazzi crea anche un altro non secondario problema: nei compiti sono migliori i ragazzi dei licei e in generale quelli che appartengono a famiglie «socioeconomicamente avvantaggiate», in altre parole, affidare l’apprendimento ai compiti è discriminatorio e aumenta la disparità tra ricchi e poveri, chi ha meno possibilità fa in media meno compiti e ha risultati peggiori.


La soluzione potrebbe essere abolirli? È vero che la tendenza a diminuirli è forte e proprio all’inizio di quest’anno - dopo che l’ex ministro Maria Chiara Carrozza aveva invitato ad andare nei musei o a leggere un libro nelle vacanze di Natale -, è rispuntata una circolare ministeriale del 1969 (protocollo 4600) mai abolita che aveva per oggetto il divieto di dare compiti nel week end, allora definito «il riposo festivo degli alunni». In Francia Hollande aveva proposto di eliminarli, e ora sul tavolo del ministro Giannini c’è una lettera aperta di un’insegnante che chiede per queste vacanze di abolirli, lasciando riposare i ragazzi. 

Marcello Bramati - liceo Argonne
"La scuola può insegnare moltissimo: senza pensare al piano delle virtù, per semplicità, ci si può limitare ad individuare due campi irrinunciabili, quello delle conoscenze e quello delle competenze. Tra le competenze principali, si individua con chiarezza quella dell'organizzazione del proprio tempo, da mettere a punto nei pomeriggi, insieme all'organizzazione del proprio lavoro, che non può trovare altra collocazione se non nei tempi di non scuola.
Il discorso è molto lungo, ma in breve si può affermare che la scuola 'funziona' se insegna a spendere bene il tempo che separa una mattina dall'altra.
A scuola si deve fare scuola bene, e non è certo semplice, ma senza un tempo dedicato alla scuola al di là delle mura, allora sarà troppo facile relegare a quelle quattro mura cultura, organizzazione, richieste e metodi.
La scuola serve per essere più colti e più consapevoli di sè al di fuori di essa, altrimenti è possibile, e facile, trovarsi di meglio da fare.
Non è semplice fare scuola, non è semplice essere studenti, non è semplice fare i genitori: tutti avvertiti! Tocca a noi."

Laura Stagni – primaria Monforte
"Il compito a casa non deve essere il "prolungamento" degli esercizi che si eseguono a scuola , bensí un breve e mirato rinforzo PERSONALE. Ciò permetterà al bambino la riflessione sugli obiettivi nuovi che devono essere compresi individualmente e un riscontro per l'insegnante che deve capire se l'alunno ha raggiunto nuove competenze.  Ecco perché il genitore non dovrebbe intervenire nella compilazione del compito stesso, proprio per fare in modo che, sia il bambino sia l'insegnante siano in grado di capire se gli obiettivi nuovi sono stati compresi e raggiunti. Un altro discorso vale per lo studio delle materie orali che se, ben impostato a scuola con l'insegnante, a casa deve essere un momento di rielaborazione personale e di esercitazione di verbalizzazione dei contenuti."

martedì 9 dicembre 2014

I progetti di solidarietà delle ragazze premiate lo scorso anno con “Il Campioncino”

Lo scorso anno le ragazze della Secondaria Monforte si sono meritate nell’ambito della premiazione “Il Campione”,  il premio “Il Campioncino”, un riconoscimento attribuito a studenti o classi che si sono distinte per il loro impegno solidaristico.

Anche quest’anno le ragazze non si sono tirate indietro  e si dedicheranno ad alcune attività di solidarietà orientate alle necessità della nostra città ed del nostro quartiere.


Il progetto è ad ampio respiro e prevede diversi momenti.
  1. Sostegno concreto alla San Vincenzo della parrocchia di San Nereo Achilleo (viale Argonne). I volontari della associazione San Vincenzo, sono venuti nelle classi prime A e B nella giornata di martedì 25 novembre a testimoniare la loro esperienza e la loro attività di sostegno a ben 82 famiglie italiane e straniere della zona. La proposta dei consigli di tutte le classi è quella di raccogliere, durante l’Avvento, i risparmi delle alunne per comprare pacchi spesa destinati a queste famiglie. La raccolta dei fondi sarà proposta a tutte le ragazze della Secondaria, mentre la spesa e la consegna della merce acquistata verrà effettuata da alcune ragazze di prima secondaria. 
  2. Visita agli anziani del Nuovo Focolare in zona via Porpora. Le classe Seconda e Terza Secondaria si recheranno in dicembre e gennaio a far visita agli anziani residenti al Nuovo Focolare, casa di riposo in zona via Porpora: potranno esibirsi in scenette, canti e giochi per far passare un momento di allegria a queste persone che sono spesso sole. Inoltre avranno l’opportunità di farsi raccontare le storie di questi anziani al fine di sentirsi più solidali e vicine e imparare da questi “nonni” adottivi per un giorno. L’esperienza degli anni passati ci fa essere certe che sarà un successo. 
  3. Il 23 gennaio le alunne di Seconda e Terza Secondaria visiteranno la mostra ‘Dialogo nel buio’ presso l’Istituto dei Ciechi di Milano. L’esperienza particolarmente coinvolgente permette alle ragazze di vestire i panni delle persone non vedenti per un percorso che dura circa un’ora. 

giovedì 4 dicembre 2014

Argonne e Olimpia Milano in un unico grande team!


La prima e la seconda secondaria di primo grado Argonne hanno partecipato al progetto One Team promosso da Olimpia Milano. Il tema che abbiamo trattato è stato il gioco di squadra e di conseguenza sono emersi tutti i valori che lo sport può trasmetterci (collaborazione, lealtà, rispetto delle regole).

Il progetto  è pensato per far sperimentare ai ragazzi comportamenti collaborativi sviluppando la loro capacità di integrarsi, aiutarsi reciprocamente, perseguire insieme degli obiettivi positivi. Il tutto attraverso il gioco del basket!

I ragazzi impareranno e sperimenteranno che la vittoria è frutto di un lavoro di squadra, in cui tutti concorrono all’obiettivo finale. Tutti sono importanti e hanno un contributo da dare e la sconfitta non è un onta, ma si è comunque gratificati, se si è lavorato insieme  per raggiungere l’obiettivo.

Il primo incontro con un allenatore dell'Olimpia è avvenuto presso la nostra mensa e con lui i ragazzi hanno interagito tantissimo! 
Il secondo incontro è avvenuto nella storica palestra del Palalido, i ragazzi hanno sostenuto un allenamento a tema sul gioco di squadra.
Il terzo momento ci ha visto protagonisti sul parquet del Forum d'Assago: gli studenti hanno dato il cinque ai giocatori prima del match dell'Olimpia con quasi 12000 spettatori sugli spalti.

Dopodiché sono andati in tribuna a fare la curva del tifo positivo con bandiere e tamburi! Immaginabile la felicità e l'entusiasmo con cui i nostri ragazzi hanno partecipato al progetto.







martedì 2 dicembre 2014

GIFT CARD FAES: Quest’anno scegli un regalo che vale di più!

Quest’anno puoi scegliere di regalare sport, tempo libero, educazione, musica, creatività, formazione, una lingua straniera …..  è nata la Gift Card FAES.

Con la Gift Card FAES puoi regalare un corso tra quelli proposti da FAES Academy e contemporaneamente dare un sostegno economico alla onlus Harambee Africa International.

Le Card sono disponibili nelle segreterie delle Scuole FAES in tagli da 25, 50, 100 euro, e potranno essere utilizzate da chi le riceve per accedere ai corsi FAES Academy attualmente disponibili e per quelli del prossimo anno scolastico.

Parte del valore di ogni carta verrà donato ad Harrambee All togheter for Africa, progetto per la lotta alla malnutrizione in Costa d’Avorio.

Info: segreterie delle scuole, info@faesmilano.it

Harambee Africa International è una onlus nata  in occasione della canonizzazione di Josemaría Escrivá), fondatore dell'Opus Dei, promuove iniziative di educazione in Africa e sull'Africa: progetti di sviluppo nell'area Sub-Sahariana e attività di comunicazione e sensibilizzazione nel resto del mondo, allo scopo di approfondire la conoscenza della cultura africana.

La magia del Natale moltiplica il valore di un dono.


lunedì 1 dicembre 2014

Le Scuole FAES Argonne e Monforte tra i licei migliori di Milano


www.eduscopio.it : ovvero la classifica delle migliori scuole confrontando i risultati universitari degli studenti

Nella classifica stilata da Eduscopio, una piattaforma digitale realizzata dalla Fondazione Agnelli i  licei Argonne e Monforte risultano ai vertici.

Eduscopio è uno strumento realizzato dalla Fondazione Giovanni Agnelli che le famiglie italiane potranno consultare per la scelta della 'migliore' scuola superiore per i propri figli. "Entro poche settimane  -  spiega John Elkann, vicepresidente della Fondazione Agnelli  -  mezzo milione di studenti e le loro famiglie in Italia dovranno scegliere a quale scuola superiore iscriversi. Per una ragazza o un ragazzo è la prima grande scelta della vita, un momento importante e per molti aspetti decisivo per il suo futuro". Ogni anno, le famiglie attraverso il passaparola cercano di capire quale sia la scuola che offre la migliore preparazione ai propri figli.

"Per aiutarli a scegliere la scuola migliore - continua Elkann  -  la Fondazione Giovanni Agnelli ha creato un nuovo strumento, Eduscopio.it  un sito web a disposizione di tutti, gratuito che permette di confrontare le scuole italiane, a partire dal modo in cui hanno preparato i loro diplomati per il percorso universitario". In altre parole, la fondazione di Torino ha preso come indicatore di qualità dei singoli istituti le performance universitarie di quasi 700mila matricole in tre diversi anni accademici: il 2009/2010; il 2010/2011 e il 2011/2012.

Mettendo a confronto ed elaborando statisticamente i dati dei voti conseguiti nelle singole materie superate dai ragazzi e i crediti acquisiti entro il primo anno, di cui è stato possibile risalire all'istituto superiore di provenienza, è stato elaborato un indice di qualità-quantità che permette di confrontare gli istituti dello stesso indirizzo.

Un altro risultato che premia il lavoro di tutto il team FAES.